Ordine Equestre del  Santo Sepolcro di Gerusalemme

 

LUOGOTENENZA PER L'ITALIA MERIDIONALE TIRRENICA


  CULTURA E SPIRITUALITA' : Il Cenacolo - La Celebrazione Eucaristica: il mistero dell'amore , a cura di Vincenzo Santonicola e Pasquale Grimaldi.

prima pagina  

 

IL  CENACOLO

La Celebrazione Eucaristica : il mistero dell’amore

 

a cura di Vincenzo Santonicola e Pasquale Grimaldi

 

 

Carissimi, dopo l’incontro con Don Giuseppe De Luca, al quale va il Nostro più sincero ringraziamento, scaturisce la seguente sintesi :“ Cosa accade durante la Santa Messa , e come comportarsi durante la funzione Eucaristica’. Perdonateci, non vogliamo peccare di presunzione. Lo sappiamo che non è il nostro mestiere. vogliamo solo che non vada perso quanto vi è stato trasmesso da Don Giuseppe De Luca, e vogliamo continuare a condividere con Voi, e attraverso di Voi questi momenti di vita comunitaria e quando andremo successivamente a proporvi. Accettiamo con gioia i Vostri consigli, le Vostre considerazioni, i suggerimenti e le condivisioni, per poter migliorare…….e poi ripartire, per servirvi, e servire il Nostro Signore, quali convinti e convincenti, insieme a Voi , Guerrieri di Cristo.

 

Cosa accade durante la Messa?

La Messa rende presente a noi il sacrificio di Gesù sulla croce.

 

 

 

 

Quel sacrificio che è avvenuto sul Calvario, a Gerusalemme, 2000 anni fa, viene misteriosamente reso presente tutte le volte che si celebra la Messa. Per questo diciamo che la Messa è il memoriale del sacrificio di Gesù, ma questo non significa che è un ricordo: nella Messa Gesù si offre ancora al Padre per ottenere il perdono dei nostri peccati.

Il sacerdote al momento della Consacrazione pronuncia le stesse parole che disse Gesù nell’Ultima Cena. In questo momento il pane e il vino diventano il Corpo e il Sangue di Gesù. Donandosi a noi con l'Eucaristia, Gesù, ci unisce a Lui e tra di noi.

 

Partecipare alla Messa è la cosa più importante di tutta la nostra vita.

Non c’è infatti nulla di più importante della morte in croce di Gesù, che ha ottenuto per noi la salvezza eterna e ci ha aperto le porte del Paradiso. Quindi la Messa, che ogni volta applica a noi i frutti della morte in croce di Gesù, è la cosa più importante e più bella che ci sia su questa terra.

Per questo quando non andiamo a Messa alla domenica, a meno che non siamo impediti da un serio motivo, commettiamo un peccato grave, perché tutte le domeniche Gesù risorto ci aspetta a Messa.

I fini della Messa sono:

adorare il Signore; ringraziarlo per i benefici che ci dona; implorare il perdono dei nostri peccati; domandare le grazie di cui abbiamo bisogno.

 

LE PARTI DELLA MESSA

La Messa si svolge in due grandi momenti, che formano un unico atto di preghiera:

- la LITURGIA DELLA PAROLA, che comprende la proclamazione e l'ascolto della parola di Dio;

- la LITURGIA EUCARISTICA, che comprende l'offertorio, la preghiera che contiene le parole della Consacrazione e la Comunione.

 

PRIMA DELLA MESSA:

- Suona la campana: è la voce di Dio che mi chiama, non voglio mancare !

-Entro in chiesa con anticipo e faccio il segno della croce con l’acqua benedetta. Con questo gesto ricordo la grazia ricevuta nel battesimo, esprimo la mia fede nella SS.Trinità e ringrazio Gesù che è morto in croce per me.

- Saluto Gesù presente nel tabernacolo facendo la genuflessione, prendo posto nei primi banchi e mi inginocchio per dire una preghiera in preparazione alla Santa Messa.

 

RITI DI INTRODUZIONE

Il sacerdote, insieme ai chierichetti, esce dalla sacrestia, e giunto in presbiterio, fa la genuflessione a Gesù presente nel tabernacolo, va verso l’altare e lo bacia perché è simbolo di Gesù. Noi ci alziamo in piedi per accoglierlo, perchè durante la celebrazione, Cristo sacerdote, pastore e maestro del suo popolo, è presente ed agisce attraverso la persona del sacerdote.

 

- INTROITO

Eseguiamo il canto di introito (ingresso).

Il sacerdote va alla sua sede da dove guida l’assemblea. Assieme a lui facciamo il segno della croce.

Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi.

E con il tuo spirito.

 

- ATTO PENITENZIALE

Facciamo un breve esame di coscienza e chiediamo perdono dei nostri peccati con l’atto penitenziale assieme al sacerdote:

Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.

Confesso a Dio onnipotente………………..

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

 

- KYRIE

Ora recitiamo o cantiamo un'antica acclamazione rivolta al Signore:

Signore, pietà. Signore, pietà.

Cristo, pietà. Cristo, pietà.

Signore, pietà. Signore, pietà.

Queste invocazioni possono anche essere proclamate in lingua greca: Kyrie eléison, Christe eléison, Kyrie eléison.

- GLORIA

Nella celebrazione eucaristica Gesù viene in mezzo a noi. Esprimiamo la nostra gioia alla SS.Trinità, come fecero gli angeli quando nacque Gesù:

Gloria a Dio nell'alto dei cieli …………………………

Amen.

 

- ORAZIONE

Dopo il Gloria il sacerdote recita una orazione rivolta al Signore in cui raccoglie le nostre intenzioni

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA

Dio ci parla per farci conoscere il suo amore

 

 

 

 

La liturgia della Parola è la prima delle due parti di cui è formata la S. Messa.

È composta da:

- PRIMA LETTURA: è tratta dai libri della Bibbia che compongono l’Antico Testamento (sono i libri scritti prima della nascita di Gesù);

- SALMO: è una breve preghiera di lode al Signore molto antica, che sicuramente ha cantato anche Gesù;

- SECONDA LETTURA: è tratta dal Nuovo Testamento (ovvero dai libri scritti dagli Apostoli durante e dopo la vita di Gesù sulla terra).

Alla fine di ogni lettura, proprio per ricordarci queste parole vengono dal Signore, il lettore dice: “Parola di Dio” e tutti rispondiamo: “Rendiamo grazie a Dio”

 

- VANGELO

La proclamazione del Vangelo è la parte più importante della Liturgia della Parola. Il testo del Vangelo fu scritto poco dopo la morte-resurrezione di Gesù da quattro autori, detti evangelisti: San Matteo, San Marco, San Luca, San Giovanni.

Prima di ascoltare il Vangelo esprimiamo la nostra gioia cantando l'Alleluia (acclamazione in lingua ebraica che significa “Lodate il Signore!”, seguita da un breve versetto) e ci alziamo per preparaci ad ascoltare Gesù risorto che ci parla per mezzo del sacerdote. (Nel tempo di Quaresima al posto dell’alleluia si dice: "Gloria a te, Agnello immolato").

Quando il sacerdote dice: “Dal Vangelo secondo…” rispondiamo: “Gloria a te o Signore” e facciamo tre piccoli segni di croce col pollice della mano destra in questo ordine:

- sulla fronte: voglio pensare a Gesù

- sulle labbra: voglio parlare di Gesù

- sul cuore: voglio amare Gesù

Al termine della lettura del Vangelo, il sacerdote dice: “Parola del Signore” e tutti rispondiamo: “Lode a te, o Cristo”. Anche queste parole servono per ricordarci che Gesù ci ha parlato attraverso il Vangelo.

 

- OMELIA

Il sacerdote pronuncia un discorso chiamato “omelia” in cui ci aiuta a capire il significato delle letture e del Vangelo che sono stati letti e ci esorta a vivere secondo gli insegnamenti di Gesù.

 

- CREDO

Dopo l’omelia ci alziamo per recitare la Professione di Fede detta anche CREDO.

Il Credo riassume i grandi misteri della nostra fede. Ci parla di Dio Padre e delle sue opere; ci dice chi è il Figlio, ci parla del suo essersi fatto uomo per salvarci; ci dice chi è lo Spirito e come opera. Ci ricorda che formiamo un solo corpo, la Chiesa, e che siamo in attesa della vita eterna.

Credo in un solo Dio,……………………….. Amen.

 

PREGHIERA UNIVERSALE

In essa si prega per tutti gli uomini, nel seguente ordine: per le necessità della Chiesa, per i governanti e per la salvezza di tutto il mondo, per tutti quelli che si trovano in particolare necessità, per la comunità locale. Il sacerdote invita a pregare con una semplice monizione e conclude con un’orazione.

 

 

 

LITURGIA EUCARISTICA:

GESU’ SI OFFRE AL PADRE

 

 

 

 

 

La liturgia Eucaristica è la seconda delle due parti che formano la Santa Messa.

È composta da:

 

Offertorio - Preghiera Eucaristica - Comunione.

 

- OFFERTORIO o PREPARAZIONE DEI DONI

Il sacerdote offre a Dio il pane e il vino che saranno consacrati.

Per la celebrazione dell'Eucarestia sono necessari il pane senza lievito (che viene realizzato sotto forma di piccole bianche sfoglie rotonde che chiamiamo ostie) e il vino con qualche goccia d'acqua. Si utilizzano queste sostanze perché sono le stesse che furono utilizzate da Gesù nell’Ultima Cena quando le tramutò nel suo Corpo e nel suo Sangue. Il pane e il vino sono anche il segno del nostro lavoro e dei beni che possediamo.

Durante l'Offertorio i fedeli eseguono un canto appropriato.

I primi cristiani quando si riunivano per celebrare l’Eucarestia, portavano da casa il pane e il vino; per questo, rifacendosi a questa antica usanza, a volte alcuni fedeli portano

all’altare i doni per la celebrazione.

Il sacerdote recita una preghiera sui doni portati all’altare e innalzandoli un poco li presenta, cioè li offre a Dio (perciò questo momento si chiama offertorio).

Ad un certo punto il sacerdote mette alcune gocce d’acqua nel calice col vino. Quelle piccole gocce rappresentano la nostra unione con la vita di Gesù, che si è fatto uomo per noi. Inoltre ci ricordano che dal costato di Cristo morto sulla croce, quando fu trafitto uscirono Sangue e Acqua, segno della sua natura umana e divina.

Durante l’offertorio il sacerdote offre a Dio i doni per il Sacrificio anche a nostro nome; uniamoci dunque al Sacerdote offrendo al Signore il nostro cuore, la nostra vita, i nostri affetti, i nostri dolori, tutto il nostro essere.

Dopo si lava le dita dicendo: Lavami, Signore, da ogni colpa, purificami da ogni peccato. Questo ci fa capire quanto grande deve essere la purezza del Sacerdote, che deve tenere fra le mani il Corpo di Gesù; ci ricorda anche il dovere di partecipare alla Messa con l’anima pulita, specialmente se dobbiamo accostarci alla S. Comunione.

Poi il sacerdote ci dice: Pregate, fratelli, perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio, Padre onnipotente.

E noi rispondiamo: Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

- ORAZIONE SULLE OFFERTE

Il sacerdote recita un preghiera sulle offerte alla quale rispondiamo: Amen.

- PREGHIERA EUCARISTICA

Siamo nel momento centrale della Messa.

Il pane e il vino sono sono stati preparati sull’altare e con la preghiera di Consacrazione diventeranno il Corpo e il Sangue di Gesù. La preghiera che ora recita il sacerdote si chiama Preghiera Eucaristica (la parola "eucaristia" significa rendimento di grazie).

Il sacerdote ci invita ad unirci alla sua grande preghiera dicendo:

- Il Signore sia con voi. Rispondiamo: E con il tuo spirito.

- In alto i nostri cuori. Rispondiamo: Sono rivolti al Signore.

- Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio. Rispondiamo: E’ cosa buona e giusta.

 

- PREFAZIO E SANTO

Dopo che il sacerdote ha recitato una preghiera di lode e ringraziamento a Dio, detta Prefazio, cantiamo uniti agli Angeli e ai Santi un canto di gloria:

Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli.

A questo punto ci inginocchiamo per accogliere Gesù che sarà presente sull’altare.

Le parole della Consacrazione sono le parole più strabilianti che Dio abbia donato alla Chiesa. Possono trasformare un po’ di pane e vino in Gesù Cristo Crocifisso!

Questo grande miracolo si chiama transustanziazione, che significa "cambiamento di sostanza".

A un certo punto il sacerdote prende in mano l’ostia e pronuncia le parole della Consacrazione, le stesse che disse Gesù nell’Ultima Cena:

 

QUESTO E’ IL MIO CORPO…

 

 

In questo momento l’Ostia non è più un semplice pezzo di pane, come durante l’offertorio, ma è il vero Corpo di Gesù sotto l’aspetto del pane.

Poi il Sacerdote prende in mano il calice col vino e pronuncia le parole della consacrazione:

 

QUESTO E’ IL CALICE DEL MIO SANGUE

 

 

 

e quel Vino non è più semplice vino, ma è il vero Sangue di Gesù sotto le apparenze del vino; quello stesso Sangue che Gesù versò sulla croce.

Ecco che l’altare è diventato un vero Calvario, il monte su cui fu crocifisso Gesù. Infatti, ciò che è avvenuto duemila anni fa, a Gerusalemme, torna ad accadere sull’altare

durante ogni Messa.

 

CALVARIO: Sacrificio cruento - MESSA: Sacrificio incruento

 

 

Il sacrificio del Calvario si dice cruento perché si compì con reale spargimento di sangue.

Il sacrificio della Messa si chiama incruento perché si compie, in un modo misterioso, senza reale spargimento di sangue.

Sull'altare, dunque, si compie realmente, sebbene in modo misterioso, lo stesso e unico sacrificio che Gesù compì sulla croce.

Infatti sul Calvario la vittima era Gesù; sull'altare la vittima è lo stesso Gesù.

Sul Calvario il Sacerdote era Gesù, che offriva se stesso all'Eterno Padre; sull'altare il vero Sacerdote è Gesù risorto, che offre se stesso all'Eterno Padre per mezzo del sacerdote.

Anche la ragione per cui il sacrificio si offre è la stessa: la salvezza degli uomini. Infine il sacerdote conclude la Consacrazione con queste parole: Fate questo in memoria di me.

Sono le parole che Gesù disse agli apostoli per invitarli a ripetere attraverso la Messa il suo Sacrificio in croce.

 

Un grande miracolo si compie in ogni Messa!

Per questo il sacerdote dice: Mistero della fede.

Rispondiamo: Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua Resurrezione nell’attesa della tua venuta.

Il sacerdote prosegue la preghiera eucaristica. In essa il sacerdote prega per la Chiesa, per noi presenti a Messa e per tutti i defunti. Questa preghiera termina con un lode alla Trinità:

Per Cristo, con Cristo e in Cristo

a te, Dio Padre onnipotente

nell'unità dello Spirito Santo

ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

Amen. (Ora ci alziamo in piedi)

 

 

RITI DI COMUNIONE

 

GESU' SI DONA A NOI CON IL SUO CORPO E IL SUO SANGUE

 

 

 

- PADRE NOSTRO

Per prepararci a ricevere la Comunione, il sacerdote ci invita a recitare insieme il PADRE NOSTRO perché:

1) E’ la preghiera di tutti i figli di Dio insegnata da Gesù.

2) Dicendo “dacci oggi in nostro pane quotidiano”, chiediamo a Gesù di diventare il vero cibo della nostra vita.

3) Chiediamo perdono dei nostri peccati e promettiamo di perdonare le offese ricevute.

Il sacerdote dice:

Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire:

Padre nostro, che sei nei cieli,……………………..

Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni; e con l'aiuto della tua misericordia, vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza, e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo.

Tuo é il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli:

"Vi lascio la pace, vi do la mia pace",

non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unita e pace secondo la tua volontà.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen.

La pace del Signore sia sempre con voi.

E con il tuo spirito.

Il sacerdote dicendo: La pace del Signore sia sempre con voi, ci dona la vera Pace, che è quella di Gesù risorto, il quale, con il suo sacrificio, ci ha riconciliati con Dio. In questo momento dobbiamo sentirci come gli Apostoli quando Gesù risorto apparve loro dicendo: "Pace a voi!".

Poi, su invito del sacerdote, ci possiamo scambiare un breve gesto di pace segno di comunione fraterna. Lo facciamo in maniera ordinata e sobria, porgendo la mano destra soltanto a chi si trova accanto a noi dicendo: La pace sia con te.

 

- FRAZIONE DEL PANE

Il sacerdote spezza il Pane consacrato, proprio come fece Gesù nell’ultima cena per distribuirlo ai discepoli.

Questo gesto ci ricorda anche le tante ferite e piaghe sofferte da Gesù per noi.

Nello spezzare l'Ostia, il sacerdote ne mette una particella nel calice col Vino consacrato.

Questo rito indica il momento della Risurrezione di Gesù, ovvero quando il suo Sangue sparso durante la passione, si riunì di nuovo al suo Corpo.

Intanto recitiamo o cantiamo:

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.

Gesù è l'Agnello di Dio che si è sacrificato per noi. Perciò, prima di riceverlo nella Santa Comunione, gli chiediamo perdono per averlo offeso con i nostri peccati e invochiamo ancora la sua pace.

Poi il sacerdote ci mostra l’Ostia consacrata e il Calice col Sangue di Gesù dicendo:

Beati gli invitati alla Cena del Signore. Ecco l'Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo.

Rispondiamo:

O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di' soltanto una parola e io sarò salvato.

A questo punto chi può ricevere la Santa Comunione, dopo essersi raccolto per recitare qualche preghiera di preparazione, si incammina con raccoglimento e modestia da  sacerdote che porge l’Ostia a chi si deve comunicare dicendo: Il Corpo di Cristo.

Rispondiamo: Amen.

COME RICEVERE GESU’ :

Ci sono TRE CONDIZIONI che dobbiamo rispettare per poter accogliere degnamente e con rispetto Gesù dentro di noi:

1) Essere in grazia di Dio, cioè essere nella sua piena amicizia avendo l’anima pulita da peccati gravi. Chi ha commesso peccato mortale non può fare la Comunione. Dovrà perciò confessarsi prima di ricevere la Comunione, altrimenti commetterebbe un peccato ancora più grave che ferisce profondamente Gesù, chiamato sacrilegio.

2) Sapere e pensare chi si va a ricevere. Dobbiamo riconoscere che nell’Ostia c’è Gesù vivo e vero e desiderarlo con fede e amore. Accostiamoci perciò al Santissimo Sacramento con umiltà, raccoglimento e decenza nel vestire.

3) Essere a digiuno da almeno 1 ora, cioè non possiamo aver mangiato nell’ora che precede la Comunione (in questo tempo di preparazione si può solamente bere l’acqua

e prendere le medicine).

Se per qualche motivo non puoi fare la Comunione, non distogliere la tua attenzione dal fare la comunione spirituale impegnandoti di confessarti al più presto per poter ricevere degnamente Gesù-Ostia. Pronuncia con tutto il tuo cuore queste parole:

Signore, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e Ti desidero nell'anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore (fai un breve pausa di silenzio). Come già venuto io Ti abbraccio e mi unisco tutto a Te, non permettere che abbia mai a separarmi da Te.

Fare la Comunione ci permette di partecipare pienamente al Sacrificio della Messa; è molto importante perciò essere sempre pronti a ricevere Gesù grazie ad una frequente e

sincera Confessione.

La Comunione ha inoltre dei meravigliosi effetti:

- ci fa essere più uniti a Gesù e alla sua Chiesa;

- cancella i peccati veniali (cioè meno gravi) e ci protegge da quelli mortali;

- conserva e rinnova la grazia che abbiamo ricevuto col Battesimo;

- ci aiuta ad amare il prossimo.

 

COME FARE LA COMUNIONE:

La Comunione si riceve stando in piedi o in ginocchio.

Se ti comunichi stando in piedi, prima di ricevere il Sacramento, china un istante il capo o fai una genuflessione per adorare Gesù che si sta per donare a te.

Il Santissimo Sacramento si assume direttamente in bocca, oppure, nei luoghi in cui è

permesso, sulle mani.

 

(Quando l’Ostia viene data per intinzione, cioè dopo essere stata intinta nel Vino consacrato, si riceve solamente in bocca.)

Se ricevi il Corpo di Gesù direttamente in bocca, dopo aver detto Amen, tieni la lingua un poco avanzata sulle labbra leggermente aperte.

Se invece ricevi il Corpo di Gesù nella mano fai molta attenzione e comportati così: porgi al sacerdote la mano sinistra all'altezza del petto con la mano destra sotto. Appena hai ricevuto la Santa Ostia, spostati leggermente a lato rimanendo rivolto al sacerdote e, con la mano destra, porta subito il Santissimo Sacramento alla bocca (si deve evitare di fare questo mentre ci si volta per tornare al posto e bisogna avere le mani pulite!). Controlla che non siano rimasti dei frammenti del Corpo di Gesù sulle tue mani; se così fosse (ed è molto facile che questo accada) raccoglili e portali immediatamente alla bocca perché Gesù è presente anche nel più piccolo frammento.

Ringraziamento:

Dopo aver ricevuto la Comunione torna al posto e mettiti in ginocchio per ringraziare Gesù. Questo è un momento importantissimo e bellissimo perché Gesù è dentro di te: stai raccolto e adora il tuo Signore. Esprimigli tutta la tua gioia di possederlo. Apri a Lui il tuo cuore e parlagli con grande confidenza, prega anche per le persone vive e defunte a te

care.

 

- ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE

Dopo la Comunione il sacerdote recita una breve orazione

 

- RITI DI CONCLUSIONE DELLA MESSA

Il sacerdote ci benedice con il segno della croce e ci invita a far conoscere Gesù, che abbiamo ricevuto nella Santa Comunione, a tutti i nostri amici.

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Amen.

La Messa é finita: andate in pace.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Per esprimere il nostro ringraziamento al Signore ci uniamo all’assemblea partecipando al canto finale.

Così termina la Messa, ma è importante non scappare subito fuori dalla chiesa!

 

È bene fermarsi qualche minuto a pregare e a ringraziare ancora Gesù per il grande dono che ti ha fatto. Puoi dire anche un'Ave Maria per chiedere alla tua Mamma del Cielo di

aiutarti ad amare suo Figlio Gesù con tutto te stesso e perchè ti aiuti a fare tesoro dei benefici che hai ricevuto partecipando alla Santa Messa.

Uscendo dal banco fai la genuflessione per salutare Gesù sempre presente nel Tabernacolo. Prima di uscire dalla porta della chiesa fa il segno della croce.

La celebrazione della Messa è finita, ma ora comincia la Missione! È importante che la Messa continui nella tua vita; è bello e grande, infatti, rimanere sempre uniti a Gesù e farlo conoscere a chi ancora non ha avuto la grazia di averlo incontrato.

Grazie ancora Don Peppino, per la passione che ci hai trasmesso …………………..!

 

Scafati , 4 marzo 2011

Enzo Santonicola  e Pasquale Grimaldi.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Fonte :  La Redazione ringrazia il Comm. Dott. Enzo Santonicola e il Cav. Arch. Pasquale Grimaldi per la documentazione inviata per l'articolo .

 

 

 

 

 

 


 

 

 

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