“Ogni uomo è un Cavaliere del Santo Sepolcro, perché ogni uomo è chiamato ad annunciare, a gridare a tutto il mondo che Gesù il Nazareno è il Cristo ed è Risorto!”, cantano i membri del coro Fideles et Amati, questa sera, nel Santuario mariano di Pompei. Offrono la loro voce gratuitamente, come sempre, e ci incoraggiano a testimoniare il Vangelo nei luoghi in cui viviamo, affinché ciascuno prenda coscienza che questa vita è breve e che in Cielo, nell’eternità, conterà solo ciò che abbiamo dato. Sant’Elena e Beato Bartolo Longo, pregate per noi, aiutateci a vivere da risorti d’ora in poi!
Sant’Elena, la madre dell’imperatore Costantino, la cui testimonianza di fede della resurrezione di Gesù fu decisiva per la conversione al cristianesimo del figlio e dell’intero Impero Romano, racconta questa sera l’esperienza del pellegrinaggio in Terra Santa al Cavaliere Bartolo Longo. È questa la trama dell’Oratorio che si sta svolgendo nel Santuario di Pompei, alla presenza del Gran Maestro dell’Ordine del Santo Sepolcro e del Governatore Generale dell’Ordine, in occasione del Giubileo pompeiano che ricorda i 150 anni dall’arrivo di Bartolo Longo nella valle vesuviana, dove realizzò numerose opere di carità grazie alla forza della preghiera del Rosario.
Durante l’Oratorio sacro in corso stasera nel Santuario di Pompei, vi è uno scambio spirituale tra Elena e Bartolo. La santa madre di Costantino e il beato Cavaliere dell’Ordine del Santo Sepolcro fanno l’esperienza dei discepoli di Emmaus: incontrano nel loro cuore il Cristo risorto, vincitore di ogni male. Poi invitano anche noi a vivere questa vicinanza interiore al Dio vivente, per avanzare su un nuovo cammino, nel servizio agli altri, nell’amore gratuito e nel dono di sé, con lo sguardo sempre rivolto alla Gerusalemme del cielo.
Pontificio Santuario di Pompei
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