REGOLAMENTO E ORARIO PER LA COMUNITÀ DELLA BASILICA DELLA RISURREZIONE (Santo Sepolcro)
Prot. B-0570/05
A tutti i religiosi della Custodia
Loro sedi
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Carissimi confratelli,
Allegato a questa lettera trovate il nuovo Regolamento per la Basilica della Risurrezione: vuole essere un primo passo sia verso una semplificazione delle norme che regolano la vita di preghiera che si svolge nel Luogo più sacro di tutta la cristianità, sia un approfondimento delle ragioni del nostro servizio di preghiera che ci rende veri e credibili.
Sono molto felice di essermi impegnato in questa revisione e di potervela proporre: contento di averci messo mano, superando l’inciampo dell’onnipresente del “si è sempre fatto così”, e di “tanto non serve a nulla”. Contento perché ho fiducia… nella vostra fiducia in questo impegno e quindi spero di trovare pronta rispondenza a quanto vado desiderando per il bene della Custodia e di tutti voi, ciascuno in particola-re.
Vorrebbe, questa revisione, mettere uno spirito nuovo, o almeno portare aria fresca capace di rinnovare la nostra presenza al Calvario e al Santo Sepolcro, al fine di riappropriarci delle ragioni vere e profonde del nostro essere francescani, cioè seguaci di un Padre che ha vissuto profondamente il suo rapporto con Dio attraverso la preghiera, e che proprio per questo è ancora così vivo e attuale.
«I chierici recitino il divino ufficio secondo il rito della santa Chiesa romana» (RB 3,2): l’Ordine francescano, che ha ricevuto dalla Santa Sede il mandato di custodire i Luoghi Santi, è tenuto a custodire secondo il proprio particolare carisma anche la basilica della Risurrezione, manifestando così la propria comunione con la Chiesa. Il nostro impegno deve essere quello di conformarci a questo esplicito desiderio del nostro serafico Padre, che vediamo confermato nelle parole del Concilio Ecumenico Vaticano II:
«Dato che lo scopo dell’ufficio è la santificazione del giorno, la disposizione tradizionale delle ore sia riveduta, in modo che le ore, per quanto è possibile, corrispondano al tempo vero» (SC 88).
E ancora: «Per santificare veramente la giornata e per recitare le ore stesse con frutto spirituale, nella recita delle ore si rispetti il tempo, che corrisponde più da vicino al momento vero di ciascuna ora canonica» (SC 94).
Lo stesso aveva chiesto San Francesco ai suoi frati nella Regola pro eremitoriis: «E sempre recitino la compieta del giorno, subito dopo il tramonto del sole… E all’ora giusta dicano prima… E dopo dicano sesta e nona e vespro a tempo dovuto» (FF 137).
Non è difficile, non è impossibile… è bello, se teniamo conto che Francesco dice: «Io, poi, prometto di osservare fedelmente tutto ciò come Dio mi darà la grazia, e insegnerò ai frati che sono con me perché li osservino, nell’Ufficio e in tutto ciò che la Regola stabilisce» (FF 228-229).
L’aggiornamento della preghiera della comunità, in conformità con la veritas horarum (SC 88), introduce alcune novità:
• la preghiera delle Lodi viene celebrata al sorgere del sole (al posto dell’Ora Terza) e non più di notte;
• la comunità, che continuerà a pregare l’intero cursus dell’Ufficio divino, non perderà la recita dell’Ora Media e pregherà (sacerdoti e fratelli laici insieme) l’Ora Sesta prima del pranzo;
• nei giorni di festa e solennità, la celebrazione pomeridiana dei Vespri e di Compieta rimane invariata; nei giorni feriali e nelle domeniche, invece, i Vespri sono celebrati più solennemente e non sono più seguiti dalla Compieta, che sarà recitata in privato;
• nella nuova configurazione dell’Ufficio notturno, è compresa una Commemoratio omnium che presenterà al Signore le intenzioni del Custode, della Custodia, della Chiesa, della Terra Santa, ecc. Questa aggiunta, in continuità con la riforma delle veglie di Quaresima già iniziata nel 1987, riprende la liturgia gerosolimitana riferitaci dalla pellegrina Egeria (IE 24).
Questi cambiamenti non toccano l’essenza dello Statu Quo: capite bene che né si può fare né si può venirne a patti unilateralmente. Quindi orari e modalità pratiche devono rispettare questo stato di cose che, riflesso di una storia tormentata e complessa, solo la storia potrà appianare. L’obbedienza allo Statu Quo è il peso che si deve portare, ma non può essere ne deve mai diventare la scusa per infiacchirsi sulle difficoltà, o per cercare facili scappatoie.
Il radicamento in una preghiera fatta bene, con passione ed impegno, che riesca a suscitare e trasmettere speranza e gioia, porterà certamente benefici alla fraternità che opera nella Basilica della Risurrezione, ma anche a tutta la Custodia, e ci renderà disponibili ed aperti ad accogliere la revisione della Processione quotidiana che verrà presentata prossimamente.
Questo Regolamento nasce dalla collaborazione volenterosa e attenta con la comunità della Basilica della Risurrezione, con la creatività musicale di fra Armando PIERUCCI, con i consigli puntuali di fra Athanasius MACORA, incaricato dello Statu Quo, nonché di fra Enrique BERMEJO e di tanti altri Confratelli che hanno dimostrato sensibilità e attenzione per un problema che, lo sottolineo con piacere, è condiviso da tutti.
Il Regolamento viene pubblicato ad experimentum fino all’Epifania 2006, e rivalutato dopo questa scadenza per assumere una forma definitiva.
Sono grato a tutti per la collaborazione a questo lavoro, e ringrazio tutti, uno per uno, per la disponibilità, l’impegno, la passione con cui vorrete sostenere questo più deciso radicamento nella preghiera, così importante per poter proseguire con rinnovata speranza verso i tanti compiti che ci attendono.
fra Pierbattista PIZZABALLA OFM
Custode di Terra Santa
fra Stéphane MILOVITCH OFM
Segretario di Terra Santa
IL NUOVO REGOLAMENTO
della Basilica della Risurrezione
( Santo Sepolcro )
Gerusalemme, giovedì 15 settembre 2005
Prot. B-0571/05
Proemio
Il Calvario e il Santo Sepolcro sono memoria di eventi costitutivi la storia della Salvezza che qui si è compiuta. La Fraternità francescana che la Custodia incarica a servirli, interpreta la specialissima venerazione di tutta la Chiesa per la Basilica della Risurrezione che li incorpora. Il servizio dei Francescani deve evidenziare la sacralità del luogo e testimoniarne la speciale presenza di Dio. Non è culto di pietre, ma è atto di fede e quotidiana celebrazione della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo.
Non è pensabile il custodirne la santità al di fuori di un’ottica di preghiera e di contemplazione: questo è il grande compito della comunità che vive nella Basilica.
Senza nulla togliere agli impegni richiesti dallo Statu Quo, si tratta di ricuperare l’intuizione e la verità di una grazia e di una vocazione particolare, dato che – secondo una prassi seguita da tempo immemorabile – tutti i Frati della Custodia devono prestare il proprio servizio alla Basilica della Risurrezione.
Nessuno ci chiede di dare la vita per lo Statu Quo, ma – fedeli alla parola di san Francesco che ci richiama che “il tempo della vita… si deve tutto e perfettamente consacrare al culto divino” (FF. 2118) – dobbiamo rispondere alla finalità specifica della Custodia, vivendo il carisma francescano di preghiera e di contemplazione: sarà quindi possibile e doveroso impegnarsi seriamente per un servizio di lode al Signore, pur tenendo conto dei limiti creati dalle contingenze storiche.
Se si rende necessaria la massima cura nell’osservare le prescrizioni dello Statu Quo e del Regolamento perchè ogni negligenza si riflette sui rapporti con le altre Comunità che operano in Basilica, e potrebbe anche causare la perdita di qualche diritto, tuttavia il ricupero di quello che sta alla base del nostro servizio – cioè la preghiera – porterebbe ad una novità di stile e di presenza che, facendo di questo Luogo Santo il punto qualificante della Custodia, offrirebbe ai Pellegrini una chiara testimonianza della Risurrezione.
La Fraternità che opera e prega in questa Basilica è esposta, infatti, allo sguardo di tutti: Liturgie e paraliturgie svolte con decoro e devozione, oltre ad essere espressione del nostro amore a Dio, sono una testimonianza di fede molto importante, che si riflette positivamente a favore della Chiesa e della Custodia: il contrario suscita ordinariamente critiche e scandalo.
Da tutto questo nasce la necessità di una comunità chiamata a reinventarsi, a ridefinirsi davanti a Dio, per fedeltà a Lui, per rispetto a sé stessa, per servire il Luogo con il Dolore, il Mistero e la Gioia che racchiude; nell’amore al Mondo, alla Chiesa, alla Terra Santa, a san Francesco, alla Custodia, ecc. È necessario crederci, provare, fidarsi… Non sarà facile, ma è doveroso e possibile.
Abito religioso
Fin dal secolo XIV i Frati Minori di san Francesco curano il santuario a nome della Chiesa Cattolica: per questo l’abito francescano è quello che viene riconosciuto durante le Liturgie latine. Si raccomanda ai nostri religiosi di portare l’abito sia in Basilica che in comunità.
Da qualche tempo alcuni sacerdoti non appartenenti al nostro Ordine aiutano la Custodia a prestare questo servizio: essi dovranno prendere l’abito francescano durante il loro servizio in Basilica. Durante gli atti comuni in convento potranno portare l’abito francescano oppure l’abito talare o l’abito proprio del loro istituto religioso. Non è opportuno che chi non è francescano esca dalla Basilica con l’abito dei Minori.
I sacerdoti della Famiglia Francescana – Cappuccini, Convenutali, Terzo Ordine Regolare, ecc… – portino il proprio abito (accettato dallo Statu Quo) manifestando così l’armonia della Famiglia Francescana.
Orari
Orario della Comunità per la Domenica:
23.00 Suono della campana della galleria
23.40 Ufficio vigiliare (Ufficio delle letture recto tono, con i cantici, il Vangelo, l’inno Te Deum, la commemoratio omnium, e la preghiera conclusiva)
circa 4.30 Suono della campana della galleria dopo la liturgia degli Armeni
5.00 Suono della campana grande
5.20 Suono della campana del Coro
5.30 Messa comunitaria cantata davanti all’Edicola
circa 6.15 Lodi mattutine recto tono (dopo la messa cantata)
9.55 Suono della campana della galleria
11.50 Ora Sesta pregata dall’intera comunità (frati laici e frati sacerdoti)
12.00 Pranzo
12.55 Suono della campana della galleria
15.40 Suono della campana del Coro
15.45 Vespri recto tono, con canto del Magnificat e del Pater Noster
15.55 Suono della campana della galleria e poi della campana grande
16.05 Processione quotidiana
45 minuti prima della chiusura della Basilica Cena
Orario della Comunità per le feste e le solennità:
23.30 Suono della campana della galleria
23.40 Ufficio delle letture cantato, con i cantici, il Vangelo, l’inno Te Deum con processione all’Edicola, la commemoratio omnium e la preghiera conclusiva
circa 4.30 Suono della campana della galleria dopo la liturgia degli Armeni
6.00 Suono della campana grande
6.05 Suono della campana del Coro
6.10 Lodi mattutine recto tono
6.30 Messa comunitaria cantata davanti all’Edicola
9.55 Suono della campana della galleria
11.50 Ora Sesta pregata dall’intera comunità (frati laici e frati sacerdoti)
12.00 Pranzo
12.55 Suono della campana della galleria
13.00 Vespri cantati, a porte aperte, con processione all’Edicola al canto del Magnificat
15.50 Suono della campana del Coro
15.55 Suono della campana della galleria e poi della campana grande
15.55 Compieta recto tono con canto del Nunc Dimittis e dell’Antifona mariana
16.05 Processione quotidiana
45 minuti prima della chiusura della Basilica Cena
Orario della Comunità per i giorni feriali:
23.30 Suono della campana della galleria
23.40 Ufficio delle letture recto tono. Segue la proclamazione del Vangelo del giorno con un suo commento.
circa 4.30 Suono della campana della galleria dopo la liturgia degli Armeni
6.00 Suono della campana grande
6.10 Lodi mattutine recto tono
6.30 Messa comunitaria cantata davanti all’Edicola
9.55 Suono della campana della galleria
11.50 Ora Sesta pregata dall’intera comunità (frati laici e frati sacerdoti)
12.00 Pranzo
12.55 Suono della campana della galleria
15.40 Suono della campana del Coro
15.45 Vespri recto tono, con canto del Magnificat e del Pater Noster
15.55 Suono della campana della galleria e poi della campana grande
16.05 Processione quotidiana
45 minuti prima della chiusura della Basilica Cena
Orario di Chiusura della Basilica:
Gennaio 19.00 Maggio 20.00 Settembre 19.30
Febbraio 19.00 Giugno 20.00 Ottobre 19.00
Marzo 19.30 Luglio 20.00 Novembre 19.00
Aprile 20.00 Agosto 20.00 Dicembre 19.00
Orario delle Messe:
4.30 Il Primo Assistente celebra ogni giorno la Messa nell’Edicola della Risurrezione
5.00 Il Primo Accolito celebra ogni giorno la Messa nell’Edicola della Risurrezione
5.30 Il Secondo Assistente celebra ogni giorno la Messa al Calvario
NB: nei giorni d’Apertura, la Messa è alle ore 5.00
6.30 L’Ebdomadario canta la Messa ogni giorno nell’Edicola o al Calvario tranne che nelle Solennità riservate al Presidente
NB: quando la Messa cantata nell’Edicola o al Calvario è alle ore 6.30, si celebra una seconda Messa letta alle ore 7.15.
7.00 La domenica, il cerimoniere celebra la Messa nella cappella dell’Apparizione.
NB: negli altri giorni è libero di celebrarla nella cappella prima o dopo la Messa cantata
17.00 Normalmente un gruppo di Pellegrini celebra la Messa nella cappella dell’Apparizione; qualora non ci fosse nessun gruppo, il Presidente incarica un sacerdote della comunità di celebrare la Messa.
Servizi vari
Servizio dei sacerdoti:
Di regola ci sono sette sacerdoti di famiglia nella comunità che, come già affermato in precedenza, hanno l’incarico della preghiera liturgica, da offrire a Dio come sacrificio di lode con amore e partecipazione.
Oltre ai confessori mandati dalla Custodia, ogni giorno un sacerdote secondo il turno prestabilito, dovrà prestare servizio in basilica rendendosi disponibile per il sacramento della Riconciliazione, per le benedizioni, per ricevere le intenzioni di messa e per altri servizi di accoglienza ai pellegrini.
Servizio del Primo Sagrestano:
3.30 Servizio in sagrestia fino alla Messa comunitaria.
Va alla porta della Basilica per l’Apertura. Quando arriva il Portinario musulmano con la chiave, il fratello Sagrestano gli porge la scaletta dal finestrino che viene aperto così:
– il Sagrestano greco sgancia il finestrino dal lucchetto, quindi
– chi apre la porta della Basilica, apre anche il finestrino.
Mentre il Portinaio musulmano apre la porta, il fratello Sagrestano suona i campanelli della portineria delle altre Comunità, seguendo questo ordine: campanello 1: dei latini; 2: dei Greci; 3: degli Armeni; 4: dei Copti.
La Comunità che fa l’Apertura, suona prima il proprio campanello, seguito sempre da quello dei Latini.
Aperta la porta della Basilica, il fratello Sagrestano ritira la scaletta
4.00 Sveglia il Primo Assistente di turno settimanale per la Messa delle ore 4.30 all’Edicola della Risurrezione. Può accadere che gli Armeni terminino la loro Liturgia notturna prima del tempo stabilito. In questo caso il primo Sagrestano deve occupare subito l’Edicola.
Dopo la Messa cantata è libero dal servizio fino alle ore 9.30.
Suona la campanella della Galleria, appena terminata la Liturgia degli Armeni.
Suona per la seconda volta la campana della Galleria e le tre grandi campane quando esce la seconda Messa nell’Edicola, alle ore 5.00.
Nei giorni feriali – se non vi è Apertura – suona la campanella della Galleria, ordinariamente verso le ore 4.30.
6.00 Suona la campana grande.
6.05 Suona la campana del Coro.
Dalle ore 9.30 fino a mezzogiorno: servizio di guardia .
9.55 Suona la campanella della Galleria.
12.55 Suona la campanella della Galleria (seguito dal suono dei Greci e degli Armeni). Quando ci sono i Vespri cantati, le comunità orientali suonano dopo il ritorno della nostra incensazione nell’Edicola.
13.00 Assiste all’incensazione dei Greci, degli Armeni e dei Copti che si svolge secondo il seguente percorso: Edicola (dentro) – Le tre Marie – Pietra dell’Unzione – Cappella di Adamo, dalla porta, senza entrare – Calvario – Cappella degli Improperi – Invenzione della santa Croce – sant’Elena – Cappella della divisione delle Vesti – Cappella di san Longino – Coro dei Greci (Katholicon), senza entrarvi – Prigione di Cristo – Cappella dell’Apparizione – santa Maria Maddalena – Cappella di san Giuseppe d’Arimatea – Cappella dei Copti – Edicola (fuori). Quando l’ufficio è cantato, l’incensazione si fa dopo la nostra processione del Magnificat all’Edicola.
Dopo l’incensazione, tempo libero fino alle ore 15.45.
A suo tempo accenderà le candele dell’Altare maggiore, della Cappella dell’Apparizione e di santa Maria Maddalena, per l’arrivo della processione.
Dal termine della Processione, rimane libero fino all’orario di chiusura della Basilica.
NB: Quando un Sagrestano è in vacanza, il primo Sagrestano lo sostituisce dalle ore 9.30, e suonerà la campanella della Galleria alle ore 12.55.
Servizio del Secondo Sagrestano:
Il secondo Sagrestano entra in servizio il sabato alle ore 14.00.
22.00 Sistema le lampade e pulisce la cornice e il nostro quadro nel Santo Sepolcro.
23.30 Suona la campanella della Galleria, dopo il suono della campanella dei Greci. Il sabato, suonerà la nostra campanella alle ore 23.00, sempre – però – dopo quella dei Greci.
23.35 Sveglia i Religiosi per l’Ufficio.
Assiste all’incensazione delle tre Comunità, stando fermo ai piedi dei gradini della nostra Cappella, a sinistra di chi entra, e ponendo attenzione a che tutti incensino dal posto stabilito, e cioè:
– il diacono Greco entra fino a metà della nostra Cappella e si ferma vicino al gradino dell’Altare del Ss.mo Sacramento;
– l’Armeno incensa la Colonna (col piede sinistro tocca la fascia di mosaico-marmo). Nelle solennità, gli Armeni sono due e entrano un tantino più dentro e fanno sempre mezzo giro;
– il Copto incensa la Colonna e non deve toccare la fascia di mosaico-marmo, anche quando sono in due ad incensare. Fanno sempre un giro completo. Dopo l’incensazione del Copto inizia l’Ufficio delle letture della comunità.
All’altare di santa Maria Maddalena, i Religiosi delle tre Comunità incensano l’Altare e il circolo del pavimento che ci sta davanti.
Nota Bene:
1. Quando l’Ufficio notturno è cantato, il secondo Sagrestano osserverà il seguente orario: ore 23.15: sveglia i Religiosi; ore 23.25: suona la campanella del Coro. Resterà in servizio fino al termine dell’Ufficio.
2. Incensazione della Tomba: il fratello sagrestano di servizio, deve fare attenzione che l’Edicola sia libera; quindi, accendere i due piccoli ceri davanti all’Edicola e le quattro candele del nostro quadro. Al suono dell’organo, deve prendere il candelabro (con candela accesa) dall’interno dell’Edicola e posarlo sulla Pietra dell’Angelo. Fatto questo, si fermerà sul gradino del nostro Coro e porrà attenzione a che nessuno passi davanti all’Edicola.
Finita l’incensazione, rimetterà il candelabro sulla pietra della Tomba.
Uscendo, lascia il posto al sagrestano Greco, e spegne i nostri piccoli ceri.
3. Pulizia dell’Edicola: il servizio è regolato dai turni delle diverse Comunità che operano in Basilica. Quando è di turno la Fraternità francescana, è compito del secondo Sacrestano (da venerdì notte fino a Giovedì notte incluso):
– sistemare le lampade ad olio;
– pulire il pavimento dentro l’Edicola (Santo Sepolcro e Cappella dell’Angelo) fino a metà del nostro Coro;
– spolverare a dovere.
Servizio in Sagrestia. Quando è giorno di Apertura, entra in servizio alle ore 5.00.
Lo stesso orario vale quando vi è affluenza di Pellegrini.
Al termine delle Messe al Calvario, coprirà gli Altari (della Crocifissione e della Madonna addolorata) alle ore 5.30.
Durante la Messa cantata è libero dal servizio. Al termine della nostra Messa cantata, tutti i giorni deve spolverare e controllare che siano in ordine: l’altare della Maddalena; il Santo Sepolcro (dentro, specialmente la nostra parte, quadro e candelabri); i nostri candelabri grandi e quelli piccoli; il Coro davanti all’Edicola; la Pietra dell’Unzione e l’angolo dei nostri spegnitoi; la nostra parte del Calvario.
Deve porre attenzione che le candele del Santo Sepolcro e della Madonna al Calvario siano sempre accese.
Resta in servizio fino alle ore 9.30, quando sarà sostituito dal nostro Dragomanno.
Dopo aver suonato la campanella della Galleria (ore 9.55), è libero dal servizio fino alle ore 14.00.
15.40 Suona la campanella del Coro e porta in Cappella.
15.55 Suona la campanella della Galleria, quindi la grande campana.
Gli Armeni suonano i loro cimbali dopo la nostra campanella della Galleria.
NB: durante le solennità, si suonano tutte le campane.
Dopo la Processione, finisce il servizio.
Servizio del Terzo Sagrestano:
3.30 Entra in servizio assieme al primo Sagrestano
4.00 Servizio in Sagrestia: prepara gli altari del Calvario e resta di servizio in Sagrestia.
Dopo aver partecipato alla Messa delle ore 4.30, aspetta il ritorno dalla colazione del primo Sagrestano; quindi andrà a far colazione e tornerà in Sagrestia.
Dopo la Messa cantata, è libero dal servizio fino alle ore 12.55.
12.55 Suona la campanella della Galleria, prima di quella dei Greci.
Assiste all’incensazione delle tre Comunità. Quindi è libero fino all’ora della Processione.
Iniziata la Processione quotidiana, si recherà alla Grotta dell’Invenzione della santa Croce per preparare l’altare; lo stesso farà per il Calvario e il Santo Sepolcro.
Dopo la Benedizione, è libero dal servizio, tuttavia, qualora si celebrassero delle Messe nella Cappella, dopo la Processione, resta in servizio fino a che non siano terminate.
Quindi sarà libero.
Avvertenze:
1. Per le proprie vacanze, il fratello Sagrestano che ha finito il servizio di notte, parte dopo la Messa cantata di Domenica e rientra prima del pranzo di Sabato.
2. Quando vi è Apertura, finita la nostra Messa cantata, il fratello Sagrestano di servizio di notte aiuta il Primo Sagrestano a togliere i banchi, il tappeto del nostro Coro, ecc.
3. Quando vi è Apertura, la pulizia si fa dopo la Liturgia dei Greci.
4. Il sacrestano francescano deve spazzare tutti i giorni la scala della Cappella dei Franchi, fino all’ultimo gradino sotto, compresa la lastra di pietra in comune con i Greci e che si trova ai piedi dell’ultimo gradino della scala.
5. Quando il fratello Sagrestano di guardia rileva che viene usurpato qualche diritto, deve subito avvertire il Presidente e il Primo Sagrestano.
6. Durante l’anno sono diverse le circostanze in cui il Primo Sagrestano e il fratello Sagrestano di servizio si devono alzare di notte, e precisamente: tutti i sabati di Quaresima, la festa dell’Addolorata, le due feste della santa Croce (7 maggio e 14 settembre), la festa del Corpus Domini, Natale, ecc. Inoltre, per la Settimana santa dei Greci, degli Armeni e dei Copti, e in tutte le altre circostanze che potessero capitare.
Vacanze:
I Religiosi della Comunità della Basilica della Risurrezione hanno una settimana di vacanza al termine del proprio turno di servizio.
L’Ebdomadario uscente va in vacanza dopo la Messa cantata della Domenica e rientra prima del pranzo del Sabato.
Il Padre Presidente ha una settimana di vacanza ogni cinque settimane.
I Sagrestani decidono il proprio turno di vacanze in accordo con il Primo Sagrestano.
Servizio del nostro Dragomanno:
Il servizio del Dragomanno si divide in due tempi: dalle ore 6.00 fino alle ore 10.30 e dalle ore 15.00 fino al termine della processione (o dell’ingresso di pellegrini). Il suo compito è di vigilare che siano rispettate le norme dello Statu Quo, e che tutto sia predisposto in modo che le nostre liturgie (processione, messa cantata, celebrazioni speciali) si svolgano con ordine e decoro.
NB: Ci sono alcune circostanze in cui il nostro Dragomanno presta un servizio più lungo, come i sabati di Quaresima, la Settimana santa, l’ingresso dei pellegrini, ecc.
Raccomandazioni:
1. La preparazione degli spazi sacri e la loro manutenzione si svolgono sotto gli occhi di tutti. Si raccomanda di tenere presente la sacralità del luogo e di osservare la dovuta riverenza. È compito del primo sacrestano richiamare il dovere di questo comportamento rispettoso a tutto il personale della basilica.
2. La cappella di santa Maria Maddalena fa parte integrante dei santuari della Basilica della Risurrezione. Il religioso di turno deve sentire la responsabilità di far rispettare la sacralità che le è dovuta dando spazio e comodità a chi vuole fermarsi a pregare soprattutto facendo mantenere un clima di silenzio.
Ufficio divino
Vespri cantati e Ufficio divino notturno:
Si raccomanda la puntuale ed esatta osservanza degli Uffici cantati nei giorni qui di seguito specificati:
1. In tutte le feste elencate in Appendice come Sollemnitas si cantano:
a) i Primi Vespri con il canto del Magnificat e incensazione del Santo Sepolcro;
b) l’Ufficio divino notturno con il canto del Te Deum e incensazione del Santo Sepolcro;
c) i Secondi Vespri con il canto del Magnificat e incensazione del Santo Sepolcro.
2. In tutte le feste menzionate nell’Appendice come Festum si cantano:
a) l’Ufficio divino notturno con il canto del Te Deum e incensazione del Santo Sepolcro.
b) i Secondi Vespri con il canto del Magnificat e incensazione del Santo Sepolcro.
NB: Qualora – per mancanza di personale – non si cantassero i Vespri o l’Ufficio divino notturno, si andrà sempre in processione cantando il Magnificat / Te Deum, che non si devono mai omettere.
Alcune Solennità celebrate nella Basilica della Risurrezione
Solennità di santa Maria Maddalena (22 luglio):
Quando questa festa cade di Domenica, si celebrano due Messe:
– la prima nell’Edicola, alle ore 5.30
– la seconda all’altare della santa, alle ore 7.00
Se la festa cade in un giorno feriale, si canta una sola Messa all’altare della santa, alle ore 7.00, e si consegna il Santo Sepolcro ai Greci alle ore 7.00.
Si cantano i due Vespri alle ore 13.00, e si canta l’Ufficio delle Letture alle ore 23.30. all’altare della Santa.
Solennità dell’Esaltazione della santa Croce (14 settembre):
Quando questa festa cade di Domenica, si celebrano due Messe:
– la prima nell’Edicola, alle ore 5.30
– la seconda al Calvario, alle ore 9.30, cioè dopo che sia terminata la Liturgia dei Greci.
Se la festa cade in un giorno feriale, si canta una sola Messa al Calvario alle ore 8.00, e si consegna l’Edicola ai Greci alle ore 7.00.
Si canta l’Ufficio delle Letture alle ore 23.30, e i due Vespri alle ore 13.00, nella Cappella dell’Apparizione.
Dopo l’Ufficio delle Letture, si va in processione (silenziosa) con la Reliquia della santa Croce, al Calvario, passando dietro il Katholicon. Esposta la Reliquia, si celebra una Messa letta.
Rogazioni:
Festa di san Marco (25 aprile) e i tre giorni prima dell’Ascensione:
Dopo la recita delle Lodi, si canta la Messa del giorno nel Santo Sepolcro. Al termine, la Comunità si reca nella Cappella dell’Apparizione, da dove si forma la processione, al canto delle Litanie. Si fanno processionalmente tre giri attorno all’Edicola; al terzo giro si va alla Pietra dell’Unzione, poi si torna all’Edicola e – senza entrarvi – si va a terminare la funzione nella Cappella.
Dopo la processione, si celebra una Messa letta nel Santo Sepolcro.
Se in un giorno delle Rogazioni capita l’Apertura, si canta la Messa nel Santo Sepolcro alle ore 5.30, e si consegna l’Edicola ai Greci alle ore 6.30. Dopo la Liturgia dei Greci, verso le ore 9.30, si fa la processione, come sopra.
Qualora ci fosse un accordo con i Greci per ritardare la loro Liturgia, la processione si fa immediatamente dopo la Messa cantata, come nei giorni ordinari.
Ingresso dei Pellegrini:
È necessario promuovere e favorire questi ingressi. Le Guide sono pregate di incoraggiare e far comprendere, tramite il Capogruppo, che è bene iniziare il pellegrinaggio con un solenne atto di fede.
Ogni gruppo di pellegrini che sia composto da almeno venticinque persone, può chiedere di fare un ingresso solenne nella Basilica della Risurrezione.
L’arrivo dei pellegrini all’entrata della Basilica va accolto con il suono di tutte le campane. Alla Pietra dell’Unzione li attende il Presidente della comunità, e li benedice con l’Acqua santa. Quindi in processione, i Religiosi della Comunità con i pellegrini, si recano all’Edicola del Santo Sepolcro, al canto del Te Deum.
Dopo la preghiera di conclusione, si può rivolgere una parola di benvenuto, augurando loro di far tesoro dei frutti spirituali che il pellegrinaggio in Terra Santa porta ad ognuno.
L’orario più adatto per questi ingressi, ad eccezione della Domenica e a condizione che non vi sia alcuna funzione delle altre Comunità, sarebbe alle ore 9.30; alle ore 11.00 e soprattutto alle ore 17.10.
Ingresso solenne di un Cardinale:
Se il Cardinale, al suo arrivo, si reca in Patriarcato, ivi si forma il corteo.
Il corteo viene preceduto dalle Comunità Religiose, accompagnate da Sua Beatitudine il Patriarca e dal Corpo Consolare cattolico di Gerusalemme; seguito – se vi sono – dai pellegrini.
Alla porta della Basilica viene ricevuto dal Presidente della comunità.
Alla Pietra dell’Unzione, il Padre Custode gli dà il benvenuto a nome dei Francescani.
Arrivati all’Edicola, al canto del Te Deum, il Cardinale, il Patriarca e il Padre Custode entrano nella Tomba. Dopo l’Oremus, questi si reca alla sede, con il Patriarca a destra e il Custode a sinistra.
Il Patriarca gli dà il benvenuto dinnanzi all’Edicola, e alla fine il Cardinale rivolge il suo saluto ai presenti.
Osservazioni Generali
1. In questo Regolamento mancano tanti particolari che si devono osservare nelle grandi solennità e feste speciali dell’anno. Saranno ricordati – volta per volta – dal primo Sagrestano e, in sua assenza, dal nostro Dragomanno.
2. Nella cappella dell’Apparizione, se la Messa è letta, le porte potranno rimanere aperte; se invece è cantata, le porte della cappella si devono chiudere.
3. Quando la Messa cantata è al Calvario, l’Edicola va consegnata ai Greci alle ore 7.00.
4. Quando la Messa cantata è nel Santo Sepolcro, le Messe al Calvario possono continuare fino alle ore 8.00.
5. Nelle Domeniche e nelle Feste dei Greci, la nostra ultima Messa (letta) al Calvario sarà alle ore 7.00.
6. Nei giorni di Apertura, durante la settimana, la Messa cantata nel Santo Sepolcro è alle ore 5.30, e l’ultima Messa (letta) al Calvario è alle ore 5.00.
7. Se la Festa della santa Croce (7 Maggio) coincide con la Pasqua dei Greci, l’ingresso si fa nel pomeriggio della medesima Domenica di Pasqua, e il pontificale del Padre Custode avrà luogo il giorno seguente (lunedì). Se coincide con la festa dell’Ascensione, l’ingresso si fa nel pomeriggio della medesima festa dell’Ascensione, e il pontificale avrà luogo il giorno seguente (venerdì).
8. Per l’Apertura della Basilica, i Sagrestani delle tre comunità si mettono d’accordo – al momento della chiusura – su chi farà l’Apertura l’indomani.
9. L’Apertura è compito nostro tutti i sabati di Quaresima (alle ore 22.30). Durante la vigilia, al canto del Benedictus si fa la processione intorno all’Edicola (un solo giro), quindi il Celebrante entra nel Santo Sepolcro per l’incensazione, la processione termina nella Cappella dell’Apparizione dove la celebrazione si conclude.
10. Nei sabati di Quaresima, in cui non abbiamo ingresso solenne, la nostra processione quotidiana ha luogo alle ore 9.30, per permettere gli Ingressi solenni delle altre Comunità.
Elenco delle feste
1. Elenco delle feste menzionate come Sollemnitas e che comportano il canto dei due Vespri e l’Ufficio notturno:
1 Gennaio Santa Maria Madre di Dio
6 Gennaio Epifania del Signore
19 Marzo San Giuseppe
25 Marzo Annunciazione
7 Maggio Invenzione della santa Croce
” I sette Dolori della Beata V. Maria
” Ascensione
” Pentecoste
” Ss.ma Trinità
” Corpus Domini
13 Giugno Sant’Antonio di Padova
… Giugno Sacro Cuore
24 Giugno San Giovanni Battista
29 Giugno Santi Pietro e Paolo
15 Luglio Dedicazione della Basilica della Risurrezione
22 Luglio Santa Maria Maddalena
15 Agosto Assunzione della Beata V. Maria
14 Settembre Esaltazione della santa Croce
4 Ottobre San Francesco d’Assisi
1 Novembre Tutti i Santi
… Novembre Cristo Re
8 Dicembre Immacolata Concezione
25 dicembre Santo Natale
2. Elenco delle feste menzionate come Festum e che comportano il canto dei Secondi Vespri e l’Ufficio notturno:
… Gennaio Battesimo di Gesù
2 Febbraio Presentazione al Tempio
25 Aprile San Marco
3 Maggio Santi Filippo e Giacomo
14 Maggio San Mattia
21 Maggio Sant’Elena
31 Maggio Visitazione
3 Luglio San Tommaso
25 Luglio San Giacomo
2 Agosto Santa Maria degli Angeli – Porziuncola
6 Agosto Trasfigurazione
24 Agosto San Bartolomeo
8 Settembre Natività della Vergine
17 Settembre Impressione Stimmate di san Francesco
21 Settembre San Matteo
18 Ottobre San Luca
28 Ottobre Santi Simone e Giuda
29 Novembre Tutti i santi dell’Ordine Serafico
30 Novembre Sant’Andrea
20 Dicembre Sacra Famiglia
27 Dicembre San Giovanni Apostolo
Nota Bene: Nei giorni in cui l’ufficio cantato (Festum) cade di domenica e che nel calendario è indicato come nihil hoc anno, si celebra l’ufficio domenicale cantato secondo le prescrizioni stabilite per le feste.
Fino al giorno dell’Epifania, il presente regolamento visto e approvato ad expedimentum dal Discretorio, in data 15 settembre 2005 entra in vigore con i primi vespri della festa di san Francesco c.a.
fra Pierbattista PIZZABALLA OFM
Custode di Terra Santa
fra Stéphane MILOVITCH OFM
Segretario di Terra Santa
Fonte: Sito ufficiale della Custodia Francescana di Terra Santa http://198.62.75.1/www1/ofm//comm/pages/2005/regolamento1.html
http://198.62.75.1/www1/ofm//comm/pages/2005/regolamento2.html